6 settembre 2013

DIARIO DI MONTAGNA 4 - IL MAGICO MONDO DEL BRICOLAGE



Notina per le amiche del forum: questo è un post già pubblicato là, tempo fa, e copiato qui pressochè tale e quale. Vi chiedo scusa per la spudorata operazione di riciclaggio, ma vorrei raccogliere alcune cosette già apparse là (quindi a questo copincolla ne seguiranno alcuni altri).

Come si dice: qui non si butta via niente, oh!

Ok, allora... vai col post!





--- luglio 2013 ---


Quanti sono i vizi capitali? Sette? 
Bene: propongo ufficialmente di aggiungerne un ottavo. Il peggiore di tutti, quello che -da tempo lo sospettavo, ora lo so- occupa gran parte della mente dell'80% della popolazione maschile. Il più grave, infame, sordido; quello che sprofonda l'uomo in un oscuro abisso di depravazione. Ossia -la sola parola fa tremare gli animi più sensibili- il BRICOLAGE!

(Perchè, di cosa pensavate che parlassi?)


Intanto, definiamo il concetto:

bricolage (s.m.) -  assoluta, incontrollabile incapacità, da parte del soggetto affetto, di lasciare un qualsivoglia oggetto per più di mezza giornata nello stato (forma, luogo, dimensione e/ o colore) in cui si trova.

Ma davvero: possibile che la maggioranza degli uomini adulti, appena ha un po' di tempo libero, non resista al sottile, seducente richiamo di martelli, trapani, seghe elettriche, frese o qualsiasi altro arnese in grado di produrre rumore e/o polvere (possibilmente entrambi)?


Ma soprattutto: possibile che, ultimamente, ovunque vado mi imbatta in qualche esemplare di homo bricolosus



Vi spiego:
A casa mia da due settimane sono persegutata dal tizio dell'alloggio di sopra, in fase di ristrutturazione -l'alloggio, non il tizio... magari ristrutturassero lui, zona cervello- che, dato che per un paio di settimane i muratori sono in pausa, il che avrebbe comportato due MERAVIGLIOSE settimane di quiete, ha pensato bene di procurarsi una fresatrice (o come accidenti si chiama l'orrido coso) e asportare TUTTO l'intonaco preesistente, producendo per 6 ore al giorno un gradevolissimo rumore continuo, tipo
FFFFFRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR!!!!!!!!!!!!!!!!!!!


Precisazione precisaziò: ho parlato di “fresatrice” per il solo motivo che mi sembra suoni bene e parlarne mi dà un certo tono; ma in realtà non ho la più pallida idea se si tratti di quello, nonchè, soprattutto, di cosa picchio sia una fresatrice (è una cosa che leviga? Liscia? Taglia? Striscia? Salta? Morde? Vive sottoterra, in cunicoli bui? Si mangia? Si cattura esclusivamente nelle notti di luna piena, attirandola fuori dalla tana con pezzetti di papaia candita allo zenzero e cantando ninne nanne tradizionali bulgare?). E, sinceramente, saperlo mi interessa più o meno quanto conoscere il numero di cellulare di Emilio Fede; il che credo la dica lunga. Quello che posso dire dell’arnese è solo –ammirate la competenza tecnica della descrizione, prego- che deve avere qualcosa che gira e che, appunto, mentre gira produce il suddetto, simpaticissimo FFFFRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR!!!!!!
(Che poi, tra l'altro, data la situazione, a questo punto ci sono anche altre cose che girano -oh, se girano: la sola differenza è che non fanno FFFRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR!!!!!!!
Per ora.)

Ma dicevo: vado due giorni in montagna, per stare un po' tranquilla, e cosa trovo? Un dirimpettaio francofono che ha deciso di consacrare le ferie estive alla lodevole ed appassionante attività di rimuovere completamente, A COLPI DI SCALPELLO, tutto l'intonaco e il fondo di calce dalla propria casetta, ex baita ristrutturata, ri-trasformandola -un uomo, un mito- da casetta carina bianca bianca a baita diroccata di montagna con muri di pietre grezze ed irregolari, nonchè Gardaland di tutte le vipere della zona, che come sanno anche i bambini in muri del genere non solo ci vanno a nozze ma ci organizzano pure il rinfresco con 200 invitati, orchestrina danzante Gigi e i suoi Rettili, ricchi premi e crotalons

E come se non bastasse il TAC! TAC! TAC! dell'Uomo Picchio (che tra l'altro quando si stanca viene momentaneamente sostituito dal figlio, a dimostrare che anche da ragazzini si può avere un'anima depravata e corrotta nel profondo); dicevo, come se non bastasse, ieri il nipotino circasuppergiùdecenne dei miei vicini ed il cuginetto hanno scoperto un nuovo fantastico gioco: cercare PER ORE di fissare alcune assicelle di recupero in una configurazione astratta  piantandoci dentro a martellate dei vecchi chiodacci arrugginiti e spuntati. Che, ovviamente, come qualunque vecchio chiodaccio arrugginito e spuntato che faccia il suo mestiere con un minimo di deontologia professionale, non entravano o si piegavano; il che comportava un raddrizzamento degli stessi -a martellate- seguito da un nuovo tentativo non riuscito; dopodichè ritorna daccapo al punto uno senza passare dal via, eccetera eccetera.
Ora, sono sempre stata a favore dei buoni, vecchi giochi manuali e creativi, fermamente convinta della loro profonda valenza educativa. Ma dopo un'ora di martellamento (letteralmente) incrociato -Uomo Picchio e Piccoli Artisti Crescono- avrei ululato come un coyote infelice in una notte di luna piena: 

E DATEGLI UNA PLAYSTATION!!!!!!!!!

***


Volete un'ulteriore conferma del fatto? Bene: cosa fa il suddetto maschio medio, quando finalmente raggiuge un'età non più adatta al maneggiamento di martelli ed arnesi vari? GUARDA LE BUCHE!!!
No, ma ci avete fatto caso? Per qualunque cantiere stradale, scavo per tubature varie, tizio che per qualche motivo che sa solo lui scava una buca profonda più di mezzo metro, fosse anche solo per seppellire una donnola morta, lì accanto c'è SEMPRE un pensionato che osserva pensoso; tanto che a volte ti chiedi se l'abbia assunto la Provincia, insieme ai cantonieri. Rimembra, il vegliardo, i gloriosi tempi in cui, giovane, baldo e impavido... seduceva fanziulle?, chiederete voi. Scalava vette? Vinceva trofei calcioaziendaldilettanteschi? Conseguiva brillanti ed originali risultati nello studio dell'astrofisica? Noooooo: sfracellava fastosamente le scatole a tutto il vicinato imperversando con trapano e martello!

 ***


Per tutti questi motivi, propongo di inserire il bricolage tra i vizi capitali! Anzi, se fossi stata in Dante, avrei allestito un girone infernale apposito per i bricoleur. Condannati a sopportare per l'eternità un volenteroso diavolaccio neopensionato appassionato di fai-da-te che martella con l'entusiasmo instancabile del vero bricoleur che ha dovuto trattenere la propria vena creativa per duemilasettecento anni, ma ora finalmente può dare libero sfogo alla sua vena creativa e realizzare i progetti accumulati in tutto questo tempo
(circa ottantamila). E lo fa rovesciando fragorosamente con la coda la scatola degli attrezzi ogni tre minuti, incespicando continuamente in qualsiasi utensile pesante e/o in grado di produrre rumore, facendosi male ogni tre minuti con qualunque arnese atto a schiacciare dita o produrre tagli, imprecando e lamentandosi del dolore come un coyote infelice che ulula alla luna e dicendo cose bellissime tipo: 
"Bene bene bene: ora tolgo questo intonaco e levigo tutti i muri del girone, poi divello tutto il parquet e ci metto al posto le piastrelle lilla, che bello, poi abbatto tutti i muri -quelli che ho levigato prima, sì sì- per spostarli di 2 centimetri che sai come mi diventa tutto più arioso, c'è scritto anche sull’inserto di arredamento di Demone Moderno; poi spacco tutte le piastrelle lilla e ci metto di nuovo il parquet ma uso quello recuperato prima, così risparmio un sacco; poi riempio con una gettata di calcestruzzo la fossa dei dannati e la rifaccio precisa identica sputata ma due metri più in là, che così il girone sembrerà molto più spazioso e mi rispetta pure il Feng Shui; poi faccio le canaline per la corrente e anche per tubi del riscaldamento, così sposto i termosifoni al posto dei lampadari ed i lampadari al posto dei termosifoni; poi con il parquet che è avanzato faccio una bellissima altalena per il mio nipotino -sì, lo so che Ughetto ormai è un diavolaccio alto tre metri che fa fumo dalle orecchie, ha un pessimo carattere, puzza come un caprone e ha milleduecentonovantasei anni ma va be', per un nonno i nipotini sempre creature sono; poi, poi, poi..."


***






3 commenti:

  1. Ti capisco

    Per anni il vicino del piano di sopra aveva l'abitudine si smartellare-trapanare-rompere le palle o di prima mattina (ma prima davvero, tipo le 6) o tarda sera (dopo le 10)

    Quando ha lasciato questo mondo ci ha lasciato la moglie, che soffre d'insonnia e passa tutta la notte a spostare mobili!

    Perchè il brutto dell'homo bricolosus è che, non solo si rirpoduce, ma tende ad accoppiarsi con i suoi simili, persone che non avendo nulla da fare votano la loro vita a rovinare le vite altrui

    Laura Pennydue

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  2. Complimenti al tuo ex vicino!
    Ed è esattamente l'orario che il tipo dell'alloggio di sopra sta facendo, nelle ultime settimane, TUTTI I GIORNI (domenica compresa). All'inizio pensavo: "Ha iniziato prima delle 6, a un certo punto della giornata dovrà pur cedere per sfinimento, no?" Certo: ma viene sostituito dal figlio, affinchè, dalle 6 del mattino alle 11 di sera, non ci siano CINQUE MINUTI di quiete.
    A questo punto, suppongo che nell'alloggio in questione abbiano come minimo relizzato pavimenti in marmi cosmateschi, colonne con capitelli corinzi realizzati uno per uno ocn grande amore da valenti scalpellini, doccioni gotici che manco Notre Dame e pareti e soffitti finemente rivestiti in mosaico in puro stile bizantino tipo Sant'Apollinare a Ravenna (una cosina poco appariscente, insomma, per tenersi sul semplice). Se no, veramente, mi dichiaro ufficialmente delusa! (e soprattutto non so cosa picchio abbiano fatto, in questo appartamento, per impiegare SEI MESI di lavoro e non aver ancora finito).

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  3. La fresatrice è un mezzo agricolo per dissodare la terra dell'orto........ti ho svelato il mistero!!! Il vicino sta piantando le patate! E povera stella per far questo dovrà ben levare le piastrelle! Non vanno forse di moda gli orti sui balconi?

    P.s.: il cellulare di Emilio Fede è 3338704546

    un uomo da marciapiede

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