14 settembre 2013

Ma... ma... non mi dirai che nel tempo libero vai per funghi?



Non so se a volte incappate in un canale che si chiama Real Time TV. Nel caso, conoscete sicuramente Carla Nonsocosa: è una signora di età indefinita, molto bionda e molto "scic", elegante e iperperfetta come un manichino di boutique.  Questo tipico frutto maturato su un ramo (alto) della Milano bene (ma così bene che noi comuni mortali se cerchiamo di guardarla ci capottiamo all'indietro da quanto dobbiamo alzare la testa) conduce trasmissioni in cui dispensa consigli di moda e look a fortunati eletti scelti tra i comuni mortali. O meglio: prima e più che dispensare consigli, demolisce allegramente la sventurata tapina di turno con urletti (eleganti, però) tipo "Nooooo! Ma come ti sei conciata! Ma, cara, lasciatelo dire: sei in-guar-da-bi-le!!!!".

E lei, la tapina, inspiegabilmente, incassa il bombardamento di critiche - che ridurrebbero ad altezza puffo l'autostima di un drago sputafuoco di venti metri - sorridendo beata. Il che significa una tra le tre opzioni seguenti:


a) ci sono persone che hanno molto più senso dell'ironia della sottoscritta

b) ci sono persone che vengono pagate dalle tv per stare al gioco in finti reality costruiti a tavolino

c) la gente è strana.




E fa parte, la suddetta Carla, di un giro di VIP estremamente IN che, forse, sono adepti di una nuova religione i cui testi sacri minacciano disastri immani quali l'uscita del pianeta dalla sua orbita, l'impatto con svariati meteoriti intergalattici nonchè il ritorno in TV di Emilio Fede  se mai un umano incautamente dovesse inserire in una frase più di cinque parole italiane consecutive. E pertanto si esprimono in neolingua, allietandoci con frasi quali "un look fashion per la nuova femme fatale, che shakerando vintage e trendy in un inedito mix realizza un outfit glamour e cool, a volte un po' blasè ma charmant e à la page in qualsiasi occasione, dall'happy hour minimal all'happening chic in ambiente vip, dall'uscita casual in stile easy alla soirèe upper class con dress code, come una star che affronta il red carpet con nonchalance nonostante lo stress del jet lag, vamp in push up con
strepitoso make up e fisico da pin up".


(Momento, che prendo fiato)







Pant pant
 

 

Ok, ci sono.







Per inciso, vi segnalo che il canale TV suddetto ha in preparazione, con costei, un programma di consigli di moda e look, "Guardaroba perfetto", dedicato "a ragazze tra i 6 e i 15 anni".  

No, non ho sbagliato a scrivere.
Sì, avete letto bene. 



Consigli fashion per "RAGAZZE di sei anni". 


E' fin troppo facile fare commenti circa l'opportunità di sostituire ad un periodo fondamentale, prezioso, irripetibile, poetico e magico come quello dell'infanzia, una prematura e tristissima scimmiottatura degli aspetti più frivoli della vita adulta, al solo fine -credo- di creare una nuova fascia di consumatori (E' fin troppo facile fare commenti; però, come vedete, intanto li ho fatti. Appunto: ve l'avevo detto, che era facile!). Vi dico solo che contro questo progetto è nata una petizione on line, che ad oggi ha raccolto 25.000 firme.
(Solo se vi interessassero per curiosità: Qui la notizia e qui la petizione)


Ma quello di cui vorrei parlarvi è un'altra chicca: la sezione "tutti i consigli di Carla", ossia una raccolta di informazioni FONDAMENTALI per qualunque donna che lavora, deambula, si guadagna da vivere, prende i mezzi pubblici, fa la spesa  eccetera:

qui 
(ma anche no: intanto le chicche più ghiotte le ho citate più oltre)


 

Che dire? Dopo averne letto qualche riga saltapicchiando qua e là, ho formulato due ipotesi:

1) evidentemente la sottoscritta che sta scrivendo queste righe eguaglia, in eleganza, stile e gradevolezza d'aspetto, una via di mezzo tra un paracarro e una vongola scongelata scaduta nel lontano 2003 (a parte che questo spesso lo penso a prescindere, ma questo è un alto discorso). E, fondamentalmente, non ha capito niente della vita


2) la sottoscritta e tutte quelle come lei (comprese voi che leggete, immagino) sono assolutamente normali, e costei vive nel mondo di Barbie


Ricordate?

I'm a Barbie girl
in a Barbie word; 
Life in plastic
is fantastic...




Per esempio: nei consigli per il tempo libero parla di sandali con la zeppa alta, gonne lunghe "possibilmente fino a coprire il sandalo" (e a farti sfracellare al suolo al primo inciampo, o perlomeno farti fare due metri barcollando in una caratteristica ma soprattutto fashionissima configurazione di accelerata a testa avanti, anche nota come ahiomamma-mo'-mi-sfascio) e, eventualmente -copincollo- "un boa, un cappellino di piume o una veletta".

Ebbene sì: nel tempo libero. 


Ma solo il mio concetto di "tempo libero" contempla cosine scicchissime come pantaloni della tuta, scarpe da ginnastica, berretto a visiera e -la classe non è acqua, aiò- braccialetti di perline multicolor di autentica plastica comprati un euro al pezzo (con grandiosa promozione quattro per tre euro, per chi fosse in vena di shopping sfrenato)? 

Cosa dite? Anche il vostro look è di questo tipo? Magari dovremmo aggiungerci il boa, e il cappellino con le piume. 


 

(Ehi, tu, che leggendo queste righe hai appena pensato "ma veramente io nel tempo libero faccio palestra, gioco con i nipotini, mi gamello a casa la confezione da sei di bottiglie di minerale che se non ci penso io in questa casa non si beve; e questo martedì pensavo di andare a funghi": ti ho sentita, eh! Niente storie: tacco 18 e cappellino di piume, ecchècavolo. Che non sia mai che mi raccogli il porcino in modo non fashion!
E va be', in giro per boschi così conciata -non mi dimenticare il boa, tra l'altro, che se no mi deludi- se riesci a fare più di cinque metri sei già Wonder Woman, e probabilmente  ti porti a casa giusto i boleti stanchi di vivere. Quelli che si sradicano da soli e ti saltano direttamente nel cestino gridandoti con vocina fungosa "Mangiami! Mangiami!". Ma vuoi mettere, con quel cappellino piumato, quante nuove amicizie, con tutti i fagiani del circondario? )

***
Ma adesso, tenetevi bene, che qui si sale di livello in modo quasi vertiginoso. Perchè arriviamo -rullo di tamburi- all'outifit (*) perfetto per la bicicletta.

(*) Sì, l'outfit. Perchè i tempi cambiano, care mie. Le nostre nonne, vissute in tempi in cui la vita era più difficile ma anche più semplice, avevano i "completini". Decenni dopo, la raffinatona di turno se ne usciva con frasi tipo "Mmmmm. Carina, questa mise!" (pronunciata "mìììììs"); e già la guardavamo ammirate, trattenendoci a stento dall'esalare con un filo di voce un riverente e fantozzesco "Come è umana, lei!". 
Ora, tutto spazzato via: c'è l'outfit.
Cosa che quelle come noi, aimè, non avranno mai. Noi al massimo indossiamo due o tre capi che stanno bene insieme, con un paio di scarpe che completano e una borsa carina. 

Sob.


Ma torniamo a noi. Et voila:


"Con una bicicletta romantica, cioè col cestino in vimini, indossate abiti e gonne a ruota in modo che i movimenti siano facilitati"


E che, soprattutto, ogni dieci metri vi ritroviate con la visuale offuscata dalla gonna suddetta, che un vento evidentemente assolutamente disinformato in fatto di fashion con gentile sollecitudine ha testè provveduto a sbattervi in faccia; mentre con un rapido raglionamento deduttivo vi rendete conto che, ammesso il fondamentale assioma secondo cui se un oggetto sta qua non può essere là, ergo state sventolando le gambe davanti a mezzo mondo in un simpatico stile can-can. 

Il che significa che, a meno che questo fosse l'intento preciso con cui siete uscite di casa o che di cognome facciate von Teese e casualmente vi troviate di passaggio su un palcosenico, vi ritroverete a pedalare nella disinvolta e stilosissima postura "a X serrata"(gambe-convergenti-ginocchia-unite), con manina fintocausalmente appoggiata un po' più su di un ginocchio, come se questo fosse il luogo più ovvio e naturale in cui tenere una mano quando si va in bici (manubrio? roba da dilettanti. Pfui.), cercando con faccia tosta degna di miglior causa di simulare un'espressione di naturalezza alla "In difficoltà? Chi, io? Per la gonna? Quale gonna? Perchè, sto andando in bici con la gonna? oh, caspiterina! Guarda, non me ne ero nenche accorta!". Anzichè sembrare una che sta disperatamente cercando di impedire alla gonna suddetta di migrare definitivamente ad altezza girovita e maledicendo cento volte al minuto il maledetto momento in cui quella maledettissima mattina ha deciso di indossare quella stramaledettissima gonna, con stampata in faccia un'espresione infelice alla "coraggio ancora mezzo chilometro di questo tormento e sono a casa, ce la posso fare, dai".



Ma costei ha mai fatto venti metri in bicicletta, nel mondo reale e in questo universo?




Perchè, in quanto al fatto che la gonna a ruota sia l'abbigliamento più comodo, in bici, perchè "facilita i movimenti" (pure i bruschi e repentini movimenti verso il basso, anche detti cadute spappolatorie da gonna impigliata nei raggi; ma va be', noblesse oblige): come no? Basta guardare gli atleti in una tappa del Giro d'Italia: tutti con gonne a ruota svolazzanti nel vento, in un tripudio di stoffine in delicate fantasie primaverili e vaporosi falpalà! Mentre ali di folla esultano sventolando copie di Vogue ed i cronisti si sgolano nei microfoni: "Viviani è solo al comando, in un arioso voile azzurro pastello con ampio taglio svasato! Ma... un momento! Dal gruppo si sta staccando Cavendish! Cavendish, che, ricordiamo ai nostri telespettatori, oggi gareggia con una mise in stile fifty's a quadretti vichy, con bolerino, gonna a godet con baschina e STREPITOSA sottogonna in nuance!" 

C'era solo un fesso, con i pantaloncini aderenti in materiale tecnico: e tutti gli altri corridori che lo prendevano per i fondelli e gli dicevano "povero sfigato: non sai quanto abbiamo i movimenti facilitati, noi, con la sottana ampia che manco le Sorelle Bandiera e tutto al vento!"

 
***


"Se invece la vostra bici è sportiva indossate i leggins ma mai e poi mai le tute fitness perché la bicicletta è il mezzo ideale per fare incontri interessanti."
 

Scusi? Non le uscite con amici che presentano altri amici, i corsi di qualsiasi genere, la palestra, la biblioteca, la spiaggia, gli sport di gruppo, il corridoio dell'università, i posti dove si pratica qualunque tipo di ballo? No: la bicicletta. Lo sport individuale per eccellenza nonchè, credo, uno dei meno aggregativi del mondo. A meno che consideriamo l'eventualità, in effetti non improbabile, che se la lasci un momento incustodita quando torni trovi un simpatico tizio che ti sta premurosamente smontando il sellino e la ruota anteriore; il che è senza dubbio un'ottima occasione per iniziare una bella e duratura amicizia. 

Ma a parte questa interessante possibilità, la signora Carla mi scusi, ma la speranza di fare incontri interessanti sbiciclettando per le campagne mi fa tanto venire in mente Nanni Moretti in Bianca, quando cerca di rimorchiare standosene due ore da solo in una barchetta ferma immobile sullo specchio d'acqua a Villa Borghese, elegantemente vestito di beige e facendosi ombra con un ombrellino bianco, a leggere Proust. A questo punto, perchè non un bel "E ricordate, care amiche: volete conoscere frotte di gente interessante? Niente di meglio di una traversata transoceanica in solitaria in canoa! Ma mi raccomando, non dimenticate abitino da sera, pinne glitterate e remo lamè. Perchè c'è movida, in mezzo al Pacifico, il sabato sera!"

E vorrei far notare l'assioma: se indossate i leggins, farete incontri interessanti. Se indossate la tuta, automaticamente incontrerete solo casi umani da trasmissione-contenitore del pomeriggio (queli che stanno sempre di spalle e parlano con la voce di Paperino), adepti di religioni strane che vi inseguono brandendo opuscoli illustrati, qualche serial killer vagante, ottuagenari con tardive velleità di giovinezza, nonchè un tizio simpatico e carino che sembra proprio il folgorante incontro fatale promesso dall'oroscopo letto stamattina su Sfigata Moderna. Ma che in realtà si sposa domani, è innamoratissimo della fidanzata, progetta di fare con lei almeno 11 figli con cui mettere su una squadra di calcio chiamata "Amorucci Belli Di Papà", e vi sta abbordando con un sorriso da farvi sciogliere come un Mottarello su un cruscotto e languidi battiti di ciglia che al confronto Bambi era una schiappa, solo perchè vuole rifilarvi un aspirapolvere marca Polletto con centottantasei fantastici accessori.




***

E infine...

"Se decidete di uscire per andare al pub e volete stupire, ispiratevi allo stile del locale: se il bar è irlandese abbinate un abito e una camicia scozzese, se invece il pub è di stile londinese scegliete una giacca con dei jeans, se il pub è made U.S.A. indossate un cappello da cowboy."

A parte che, dove abito io, se uscissi di casa con un cappello da cowboy, avrei un bello spiegare a tutti quelli che incontro: "No, è che sto andando in un pub USA": passerei per scema e basta. Scema che sta andando in un pub USA, eventualmente; ma pur sempre scema.

A parte che l'ipotetico pub USA (di cui ignoravo totalmente l'esistenza: si vede che siam tapine, sob) poi magari è un posto con delle pretese, frequentato da tipe agghindate stile newyorkese in carriera che al confronto le sgallettate di Sex and the city agghindate per girare per locali con le amiche sembrano la signora Peppa quando scende a posare il sacchetto dell'umido; e se tu te ne entri bella bella con il cappello da cowboy e gli stivali da bovaro, ti fai una figura barbina da guinness dei primati, e come minimo ti becchi battute tipo dove hai parcheggiato la mucca, quanti chilometri fa con un chilo di fieno e se in rete naviga con Mooooogle.

A parte questo, immaginate la scena se gli amici cambiano idea all'ultimo momento, o se il bar è pieno e si ripiega su un altro: tu ti troverai a protestare sull'orlo di una crisi isterica: "Cooooome? Bar irlandese? Ma... Ma... ma io NON POSSO ASSOLUTAMENTE andare in un bar irlandese: non vedete che sono vestita da bar londinese?"

***

Le frasi in grassetto sono citazioni e provengono tutte da qui.

7 commenti:

  1. Complimenti, sei davvero bravissima e simpaticissima :-D
    e ti ringrazio anche per aver linkato la pagina con i consigli della tipa. Da tempo infatti mi arrovellavo chiedendomi come dare un tocco shine ai miei outfit, adesso finalmente ho risolto :-D

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  2. Moda, fashion, abbigliamento...tutte parole che non entrano nel mio dizionario :-D
    Grazie per aver linkato la petizione anti baby-barbie, ho firmato subito!

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  4. La signora Carla vive ovviamente su Elysium, dove non c'è mai il vento che ti alza la gonna a ruota, non è mai troppo caldo o troppo freddo, esiste solo una meravigliosa primavera perenne.
    Ricordo una puntata di "ma come ti vesti?!?!" in cui una ragazza se ne stava allegramente bardata con sciarpa e giaccone e Carla "ma guarda come copri le tue forme stupende!!!" e la poveraccia: "ma fa FREDDO!!" e Carla, guardandola come se l'altra fosse aliena "fa freddo?! 0_o"
    Sì Carla, sulla Terra nevica anche e io il tacco 15 con plateaux sulla neve non ci penso nemmeno lontanamente a mettermelo!!

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    1. Ho visto anch'io quella puntata: Carla (direttamente da Elysium) non riusciva a capacitarsi che una ragazza (del mondo reale) avesse l'assurda, e per niente fashion, pretesa di indossare, d'inverno, maglioncino a collo alto e pantaloni spessi. Che la Barbarla (Barbie-Carla)le sequestrava e buttava via, mentre la tapina, come raccontavi tu, inutilmente protestava con una vocina sconfortata e vagamente fantozzesca: "Ma d'inverno, quando c'è la neve, patisco tanto il freddo!".
      E ricordo che la Carlissima, come primo outfit, le proponeva pantaloni a vita bassa/pancia scoperta abbinati a mini giacchina corta (di quelle che noi comuni mortali indossiamo a maggio, aprile se è una primavera straordinariamente mite). E, per dimostrare che AVEVA CAPITO PERFETTAMENTE il concetto "ma d'inverno qui nevica e io patisco tanto il freddo", nella sua magnanimità aggiungeva "Un foulard di seta da annodare sui fianchi, per tener caldo alla pancia".
      Signora Carla, come è umana lei!

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  5. ti adoVo!!!!io, che di inverno sembo la moglie dello yeti (anche d'estate, ma per altri motivi)

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  6. Guardo spesso i consigli di Carla.... per farmi 2 risate!

    Non so che abbia quella donna nel cervello ma davvero, vive in un mondo tutto suo, dove son sempre 30 gradi, dove non ci sono strade piene di buche, dove si può tranquillamente andare al parco con le amiche passeggiando sull'erba con un bel sandalo a plateau, dove al lavoro si va solo con outfit elegantissimi, strettissimi, in colori assurdissimi e con tacchi altissimi (lò'ideale per un giorno in negozio a servire i clienti)

    Almeno fa ridere, appunto

    Il pezzo sulla bici me l'ero perso! Ecco per4chè non faccio amicizia, non vado in bici con tacco alto e gonnellina svolazzante!
    Ah saperlo prima!

    Laura Pennydue

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