19 agosto 2013

DIARIO DI MONTAGNA 2 - LE SOAVI PASTORELLE (sottotitolo: Oh poffarbacco, madama la marchesa)



Chiedo scusa per il linguaggio, ma UNO – se lo cambio non funziona più e perde tutta la sua sfolgorante bellezza (se non si fosse capito, è sarcasmo); DUE (soprattutto) – questo dialogo è, in sostanza, autentico. Avevo buttato giù questo post l'anno scorso, dopo aver sentito questo garbato scambio di battute mentre passavo in seggiovia sopra dei pascoli di montagna ed i loro bucolici abitanti.

Per i non piemontesi, precisiamo che "varda" significa "guarda", "ca" significa "che", "'nt'el" significa "nel".
E, soprattutto, "ca***" significa "ca***" e "cu*" significa "cu*".

E ora che avete imparato queste bellissime cose, potete procedere nella lettura.


***

Ambiente: prati di montagna, con idilliache distese di fiorellini variopinti, marmotte sparse e, ad un certo punto, un gruppo di mucche accudite da due gentildame.
Gli agresti richiami delle quali risuonavano lieti per i dolci declivi. Permettendomi di cogliere al volo il seguente brandello di dialogo:

"Uuuuhhhhh! Ehi, ti! Varda 'n po c'la vaca, uuuuhhhhh!"

Traduzione per non piemontesofoni: 
"Uuuuuuhhhh! Gentile collega, le spiacerebbe rivolgere la sua pregiata attenzione a codesto esemplare di bovino femmina adulto?  Uuuuhhhh!"

"Ma vard'la ti, ca fas mai 'n ca***, uuuuuuhhhhhh!"

Traduzione per i non piemontesofoni: 
"Mia collega stimatissima, la questione mi apparirebbe piuttosto rientare nelle Sue competenze. Tantopiù che non credo che il suo rendimento, ultimamente, possa giustificare serie preoccupazioni per un eventuale stress da super lavoro. Uuuuuhhhhh!"

"Ma vat'lu a piè 'nt'el cu*, ooooohhhhh!"

Traduzione per i non piemontesofoni:
"Mi pemetto di suggerirle, cara duchessa, un'attività alternativa, che benchè a rigore non sia strettamente attinente alla Sua presente occupazione, Le sarebbe comunque di grande beneficio, dal punto di vista professionale e personale. Oooooohhhhh!"

"Ca***! Ma vat'lu a piè ti, 'nt'el c** , bestia, uuuuhhhhh!"

Traduzione per i non piemontesofoni: 
"Oh poffare! Il suo interessamento alla mia vita privata mi commuove fin nel profondo del mio dolce cuoricino; ma riterrei ingiusto privarla di un'esperienza che, sicuramente, sarebbe di beneficio maggiore per lei che per me, Milady"

(Dimenticavo un concetto fondamentale: "Uuuuuuhhhhh.").

***

In lontananza, le caprette cantavano la sigla di Heidi e cori di marmotte intonavano yodel di montagna. Le mucche assistevano, perplesse.


4 commenti:

  1. le bergere a sun ne tant fin-e, neh? :-D

    (scritto giusto?)
    ciauuu
    Luciana

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    1. Sé! Ste bergere sì a sun propri 'n poc grusere. Ma mac 'na frisina, neh!
      (Ca, a mument, a's vet gnanca!)

      :-D

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  2. at l'as propi rasun, la frisa a l'è la pi cita unita ad misura piemunteisa! mi a lu savia nen.... varda si: http://www.cazzulo.it/x_17_misure.htm :-D
    mi a ven da la Granda, scrivi en piemunteis a l'è pa facil, scrivi en turineis a l'è ancura pes, am ven an pastis :-)

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    1. COMUNICAZIONE DI SERVIZIO
      Ellebì, per piasì, peuves... no, puves... p'ves... MI ARRENDO!!! scrivo in italiano, va'!
      Dicevo: per favore, potresti mandarmi -non qui ma nel forum- un pm con scritto qual è, là, il tuo nickname? Non mi oriento più...
      Grazie! :-)

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