Ci siamo: sta arrivando il caldo. Il che significa che tra qualche giorno arriverà anche, in ogni tg che si rispetti, il solito servizio estivo. Tale e quale quello che ci hanno propinato in ogni estate degli ultimi 10 anni, ammesso che non sia lo stesso riciclato e ricotto come la pasta del giorno prima nella frittata truffaldina. Ossia:
Fase 1- introduzione: immagini di turisti in Piazza Navona o a Trinità dei Monti, boccheggianti e infelici come tonni spiaggiati (possibilmente ragazze in pantaloni corti e/o top)
Fase 2 - entriamo nel vivo: appassionante intervista al volo a sconosciuto tizio in canottiera. Con domande della levatura di "Sta sotto quest'albero per prendere un po' di fresco?" (No, no. In realtà volevo stare in piedi sotto il sole che picchia in mezzo all'incrocio, sull'asfalto bollente, che fai pure l'aerosol gratis con i gas di scarico delle auto. Ma ce ne sono già ventisette arrivati prima di me, famo la coda, me tocca aspettà, ci hanno dato pure il numero, guardi.
Che poi dico: cosa credi che stia facendo uno spaparanzato all'ombra ai giardinetti? Guidando navi pirata interstellari verso nuove appassionanti avventure? Ipnotizzando armadilli? Chiosando il pesiero filosofico di Lupo de Lupis alla luce dell'imprescindibile lettura lettura ontologico-esistenzialista proposta da Ciccio di Nonna Papera?)
E infine, introdotto da un pomposo: "Ed ora, i consigli del medico su come affrontare il grande caldo!", il momento che tutti quanti aspettiamo con ansia e trepidazione (c'è gente che per questo è davanti al televisore da febbraio, cosa credete?): la attesissima
Fase 3 - finalone col botto: l'intervento del primario. Che poi, pensandoci, più che altro è un tizio con il camice: potrebbe anche essere il veterinario che ha tolto i vermi dal coker della zia, o il salumiere del supermercato di fronte, o uno che ripara frigoriferi. Il quale, altrettanto immancabilmente, se ne esce con un illuminante "Indossare abiti leggeri, non uscire nelle ore più calde, stare all'ombra, bere molto, consumare frutta e verdura e cibi di facile digeribilità".
Ma va???? A parte che questo passaggio del servizio sembra uscito da un tg di Maccio Capatonda quando imita le interviste allo specialista di Luciano Onder (me lo immagino: "abbiamo qui con noi il dottor Beppo Zuruletto, caldologo, ossia dottore del caldo. Ci dica, dottor Zuruletto: ma è vero che al caldo fa caldo?"); ma tapini noi che, senza l'utilissima informazione, oggi visto che ci sono 35 gradi all'ombra pensavamo proprio di andare a farci un bel triathlon tra mezzogiorno e le due, scegliendo sistematicamente il lato della strada al sole per stare più freschi, con addosso un maglione a collo alto in vero gnù!
Vabbè, se il medicone-one-one lo sconsiglia, rinunceremo, seppure a malincuore (non tanto per il triathlon: è che il maglione a collo alto in vero gnù si indossa sempre volentieri, cavolo). Peccato solo che avevamo già preparato il thermos, per refrigerarci quando calore e fatica ci avessero ridotti peggio di una medusa semievaporata sulla spiaggia, con dentro -al thermos, non alla medusa- un leggero, ristoratore, rinfrescante, delizioso litrozzo di bagna cauda a temperatura di ebollizione.
Va be', dai: sarà per un'altra volta.
Lo teniamo per il pic nic di Ferragosto all'autogrill.
Ti dò ragionissima, son cose che mandano in bestia pure me
RispondiEliminaE pesnare che per fare certe domande i giornalisti si son pure laureati (sui medici stendo un velo, li pagano pure per dire certe...)
Laura Pennydue